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LA COMUNITÀ EDUCANTE

Nella vita del Collegio, l’alunno occupa il posto centrale; è il soggetto del processo educativo. Tutte le altre forze coadiuvano le loro azioni in funzione di lui.

Il Collegio offre all’alunno il clima educativo, l’ambiente e gli strumenti che permettono di crescere secondo la ricchezza della sua potenzialità. Da parte degli educatori ciò significa rispetto e attenzione per i percorsi ed i tempi individuali di maturazione, impegno prioritario a favorire un incontro vitale fra libertà e verità.

Il Collegio è convinto che il cammino educativo deve svolgersi in un clima di piena e matura libertà. Pertanto diventa reale luogo di crescita nella misura in cui si accetta sempre più consapevolmente l’impostazione educativa.

Ciò implica, da parte dell’alunno, non la passiva accettazione di una proposta preconfezionata, ma la disponibilità a lasciarsi interpellare da essa, la progressiva acquisizione di una capacità di scelta e di giudizio, un’adesione ed un coinvolgimento sempre più consapevoli e liberi.

L’alunno non può e non deve esaurire in Collegio il suo processo formativo. Altre agenzie educative devono interagire nella sua formazione: in primo luogo la famiglia; poi la parrocchia, gli altri movimenti, gruppi, associazioni. A questi costantemente gli educatori intendono far riferimento, per coordinare ed integrare i loro interventi.

GLI INSEGNANTI

Gli insegnanti, con la loro testimonianza e la loro azione, svolgono una funzione decisiva nell’attuazione del progetto educativo.
Essi si impegnano ad assumere il Progetto Educativo in tutti i suoi aspetti e dimensioni:

Offrono la testimonianza del loro servizio e della loro esperienza di vita.

Si sforzano di contribuire a creare un ambiente educativo ricco di valori cristiani.

Si impegnano a qualificare sempre più la loro competenza disciplinare, metodologica, didattica e relazionale.

Riconoscono come fondamentale nel loro operare, sia in fase di preparazione, che d’attuazione e verifica, le dimensioni e le modalità della collegialità e della concertazione, della trasparenza, della equità.

I GENITORI

Il Collegio si pone come aiuto offerto ai genitori nell’esercizio del loro diritto dovere all’educazione dei figli: non è una sostituzione o un surrogato della famiglia.
I genitori scelgono il Collegio come luogo educativo per il loro figlio, o vedono in esso il prolungamento della loro azione, o giudicano bene che egli si confronti con quei valori che la sua proposta comporta. La loro libera scelta della scuola comporta: una condivisione del Progetto Educativo; il rifiuto di ogni delega educativa; la convergenza di interventi unita alla consapevolezza della necessità di integrare le proposte dei vari ambienti educativi.

È necessario coltivare rapporti improntati a reciproca stima, fiducia e collaborazione con le altre componenti scolastiche. Il Collegio per parte sua, intende assicurare spazi reali di partecipazione personale e collettiva ai vari momenti della sua vita, nel rispetto delle funzioni e competenze dei vari soggetti; trasparenza, correttezza e chiarezza nella comunicazione scuola famiglia; apertura alla collaborazione; luoghi, momenti e proposte per una ulteriore crescita sia come persona che come genitori ed educatori e la valorizzazione dell’AGESC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) quale strumento di coordinamento e di aiuto ai genitori di tutte le scuole cattoliche.

LA PRESENZA DEI SACERDOTI

Il Collegio è detto “Arcivescovile” perché è espressione della sollecitudine e dell’impegno educativo e pastorale della nostra Chiesa diocesana Milanese.
I sacerdoti che l’Arcivescovo ha destinato in Collegio sono chiamati a promuovere ed attuare l’unità della comunità scolastica, realizzando l’integrazione dell’azione educativa del Collegio nella pastorale diocesana, assicurano con la loro presenza compiutezza alle varie dimensioni formative, svolgono una attenta opera di accompagnamento, di orientamento e di guida nel cammino di crescita degli alunni.

Attualmente i sacerdoti presenti e residenti sono don Gabriele Gioia (il Rettore) e don Agostino Butturini (ViceRettore particolarmente dedicato ai ragazzi/e della scuola media) che si avvalgono della collaborazione di don Andrea Lotterio (parroco di Malgrate) per la proposta spirituale della scuola Primaria.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Il desiderio di una gestione della Scuola il più possibile partecipata e trasparente chiede una reciprocità d’impegno tra il gruppo insegnante e i genitori, per la valorizzazione di ciascun soggetto coinvolto nel processo educativo, per la coerenza tra ciò che si dichiara, ciò che si fa e ciò che si auspica di fare e per la costruzione della soddisfazione reciproca dentro la relazione tra scuola e famiglia.

All’inizio dell’anno tutte le componenti della comunità educante siglano un patto educativo di corresponsabilità (tra l’altro previsto dalla normativa -dpr 21 novembre 2007 n. 235-).