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Lecco, Collegio Arcivescovile Volta

In ricordo di Don Giovanni Rigamonti

Chi vuole notizie più precise su Don Giovanni Rigamonti che è deceduto lunedì 12 maggio deve sfogliare il libro del centenario “Il mio collegio“ curato da Don Gianluigi Panzeri.

In breve, per quasi 20 anni (dal 1977 al 1996) è stato prima giovanissimo vicerettore dell’appena nato Liceo Scientifico e poi Rettore dal 1991 al 1996.

Alla sua guida il liceo è fiorito come numeri, entusiasmo, proposte forti e innovative.

Un amico sacerdote del Collegio così lo aveva salutato alla partenza verso la parrocchia di Osnago :

“Un prete che urla il suo credo che concede a tutti pari opportunità con grande rispetto per l’interlocutore, che non ama i soprusi, che sa coniugare forza e tenerezza con sapiente equilibrio, che sa trovare in fondo alla sua anima e presso il Signore tante risorse per tirare avanti”

Ci sono altre testimonianza su quel libro.

A molti mancherai

Don Agostino

“Ho conosciuto Don Giovanni, come insegnante e preside, dal lontano 1977, quando, prete novello giunse al Collegio Volta per seguire come vicerettore l’avvio e lo sviluppo del nascente Liceo Scientifico. Da allora siamo diventati affiatati collaboratori e soprattutto, ieri e oggi, amici.

Sono convinto che il silenzio, quello interiore, raccolto e vero, custodisca e alimenti le esperienze più autentiche e intense. Ciascuno di noi è, in larga parte, la storia dei tanti incontri che hanno intessuto la storia della propria vita. Nella mia “narrazione”, ma anche in quella di tanti alunni, genitori, insegnanti, è presente, più che mai nitido e vivo, il volto di Don Giovanni, con la profondità umana alla quale esso rimanda.

Il centro e il cuore della sua persona, in particolare di sacerdote appassionato, se sono rimasti e rimangono per sempre nascosti e custoditi nell’intimità più profonda, hanno agito con forza e vigore di vita e di servizio.

A noi, tanti, è stato dato solo di cogliere frutti, parole sparse ed echi di ciò che nel silenzio si tiene raccolto. È quanto abbiamo incontrato negli anni della sua presenza fra noi, spesa con passione e infaticabile lavoro, al servizio del Collegio.

Evitando una lunga sequenza di apprezzamenti, che certamente lui non accetterebbe, voglio solo ricordare un aspetto che lo ha sempre caratterizzato come uomo e come prete: è stato un sagace e ostinato tessitore di rapporti. L’attenzione premurosa e operosa alla persona è sempre stata la cifra della sua identità e della sua azione. Di questo tanti di noi sono testimoni, che custodiscono nel segreto parole e vicinanza che hanno accompagnato stagioni, lieti o tristi, della propria vita.
Di Don Giovanni dobbiamo soprattutto ricordare la sua vocazione di prete, la sorgente della sua quotidiana donazione.”

Ho conosciuto numerosi preti.

Ho parlato con loro

Ho anche vissuto assieme.

A volte me li ripasso in mente.

Li ho visti ridere, sorridere a volte

Quasi piangere.

Li ho visti accalorarsi sui campi del pallone

Fare il tifo con i ragazzi,

affascinanti e anche ieratici sull’altare,

con le braccia alzare l’ostia in mano,

eloquenti e dimessi nel dispensare

una Parola che non è loro.

Li ho visti entrare in aula

Con uno sguardo a volte serio a volte rassicurante.

Li ho osservati, là, in un angolo,

ad ascoltare con pazienza e disponibilità,

Raccogliendo segreti,

pene, gioie, speranze

di ragazzi, genitori e insegnanti.

Li ho visti…

Ma non è questo che mi affascina di loro

Amo ricordarli

Nella penombra di una chiesa, della cappella del collegio,

nella semioscurità,

stanchi, forse anche disfatti,

davanti al “loro” Signore.

Qui li ritrovo più che mai veri.

Di qui parte il filo che si dispiega nella loro giornata,

che rivela il senso di una molteplice presenza.

In questo silenzio di solitudine

Ritrovo il loro cuore.

È stato detto l’inferno è non “amare”

Per un prete l’inferno è

Non essere più capace di pregare.

Fino a quando ci saranno preti

Che vivono la loro stanchezza, la loro solitudine

Davanti al “loro” Signore,

la speranza non sarà mai “disperata”.

Grazie Don Giovanni

Claudio Tagliaferri
(ex Preside del Collegio Volta)