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Progetto Intercultura: gli studenti italiani accolti in Serbia

Lecco, Collegio Arcivescovile Volta

Progetto Intercultura: gli studenti italiani accolti in Serbia

Gli studenti del Collegio A. Volta si sono recati a Zajecar dal 21 al 27 aprile.

Nell’ambito del Progetto Intercultura, dopo aver accolto dal 17 al 24 marzo una delegazione di 10 ragazzi serbi provenienti da Zajecar, 8 alunni delle scuole medie del Collegio Volta, accompagnati dai docenti Joseph Tocchetti (Dirigente scolastico) e Federica Milesi, sono partiti alla volta della città del sud-est della Serbia dove hanno trascorso una settimana, ospitati dalle famiglie dei loro coetanei.

Il progetto Intercultura

Il progetto – realizzato grazie al sostegno del Centro Locale Intercultura di Lecco – è parte dei programmi dell’Associazione Intercultura, che dal 1955 promuove i programmi di studio da e per l’estero in oltre 60 Paesi e in tutto il mondo. Con il programma “scambi di classe”, gli studenti hanno avuto la possibilità di partecipare in prima persona ad un’esperienza interculturale sia nella propria città, sia all’estero. L’esperienza di scambio permette la conoscenza di altre culture e di differenti stili di vita, insieme alla scoperta dei valori della propria cultura di appartenenza.

La permanenza in Serbia

La settimana di permanenza dei ragazzi e dei docenti è stata ricca di eventi e di visite che li hanno portati in siti UNESCO e in luoghi simbolo della nazione serba. Dopo il caloroso benvenuto nella scuola, accompagnato da balli e degustazione di piatti locali tipici, la delegazione italiana ha ricevuto i saluti in municipio dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessore alla Cultura e allo SportDurante la permanenza, le ore della mattina sono state dedicate alle lezioni e nel pomeriggio sono state effettuate le gite e le visite a monumenti e siti di rilievo, come i parchi della città, le chiese ortodosse e cattoliche e due siti UNESCO: Lepensky Vir, un sito archeologico affacciato sul Danubio, e Felix Romoliana, ricco di reperti risalenti all’Impero Romano. Oltre ai siti UNESCO i ragazzi hanno potuto visitare la casa del compositore serbo Stefan Mokranjac e una delle centrali idroelettriche più grandi d’Europa. Un’esperienza che non potranno dimenticare è stata quella del concerto di ballate eseguite da diverse compagnie corali anche in lingua italiana, all’interno di una chiesa ortodossa.

Un’esperienza che verrà riproposta

Durante la settimana i ragazzi sono venuti in contatto con un ambiente culturale e scolastico basato su abitudini, regole diverse da quelle vivono quotidianamente in Italia. É stata un’esperienza che ha arricchito tutti i partecipanti, sia gli studenti che i docenti, e che probabilmente verrà riproposta, con nuove mete, come arricchimento del programma scolastico nell’ottica della multiculturalità e internazionalizzazione dei profilo formativo. Le conoscenze apprese sui banchi scolastici sono risultate fondamentali ai fini del corretto svolgimento dell’esperienza: gli scambi linguistici sono stati effettuati prevalentemente in inglese e in alcuni frangenti in italiano, insegnamento presente nel programma scolastico seguito dai ragazzi serbi. L’obbiettivo, al di là di quello culturale e scolastico, era di creare un collegamento di livello sociale. La connessione creata tra gli studenti ha fatto si che il rapporto creato proseguisse anche a distanza, grazie ai social network.